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Il 120° anniversario dell'elezione di San Pio X 

Lo scorso 4 agosto si è celebrato il 120° anniversario dell'elezione di San Pio X al Soglio Pontificio

 

 

di Gustavo Solimeo

Il 4 agosto si celebra il 120° anniversario dell'elezione di San Pio X al Soglio Pontificio.

Ai piedi della Madre del Buon Consiglio, San Pio X prese la decisione più importante della sua vita. Accettò la sua elezione pontificia. Questa decisione cambiò non solo il corso della sua vita, ma anche il corso della storia.

Il 20 luglio 1903 muore Leone XIII. L'arcivescovo Rafael Merry del Val è nominato segretario del Conclave dopo l'improvvisa morte di monsignor Volpini. Fu scelto per le sue indubbie qualità e, soprattutto, per le sue virtù esemplari. A Roma e fuori, aveva acquisito la fama di sacerdote animato dallo spirito di Dio. Fu durante il Conclave che avvenne il suo primo incontro con San Pio X: "Per quanto possa sembrare strano", scriverà molti anni dopo, "non avevo mai incontrato Sua Eminenza il Cardinale Giuseppe Sarto".

Il Conclave si svolgeva dopo due pontificati molto lunghi: quello di Pio IX, durato trentadue anni (1846-1878), e quello di Leone XIII, durato poco meno di venticinque anni (1878-1903). L’assise riunita si trovava ora nel dilemma di ogni elezione papale: eleggere un papa che rappresentasse la continuità con il pontificato appena concluso o un cambiamento di rotta per il futuro.

L'imperatore d'Austria-Ungheria pose il veto sul candidato della continuità, utilizzando una prerogativa abusiva (jus exclusivae) ereditata dal Sacro Romano Impero Germanico, di cui si considerava successore. Il candidato era il cardinale Mariano Rampolla del Tindaro (1843-1913), segretario di Stato di Leone XIII, che rappresentava la politica filofrancese e antiaustriaca del pontefice.

Come previsto, Rampolla fu il principale candidato papabile e andò molto vicino alla sua elezione. Tuttavia, alcuni cardinali italiani e francesi si opposero alla sua elezione perché era molto coinvolto negli affari diplomatici tra le varie potenze europee.

Il Conclave scelse un altro candidato con diversi voti a suo favore. Ciononostante, l'elezione raggiunse un'impasse che difficilmente si sarebbe potuta risolvere in tempi brevi perché il cardinale Giuseppe Melchiorre Sarto, patriarca di Venezia, persisteva nel suo fermo ed energico rifiuto di diventare Papa.

Poiché la situazione rischiava di trascinarsi a lungo, il Segretario del Conclave, l'arcivescovo Rafael Merry del Val, venne inviato dal Decano del Sacro Collegio al cardinale Sarto, chiedendogli di accettare la sua elezione. Ecco come mons. Merry del Val descrive i fatti:

"Era circa mezzogiorno quando entrai nella cappella silenziosa e buia. La lampada del tabernacolo risplendeva luminosa, con altre candele accese sull'altare e poste ai lati dell'immagine della Madonna del Buon Consiglio. Vidi un cardinale inginocchiato sul pavimento di marmo, a una certa distanza dalla balaustra della comunione, in preghiera davanti al tabernacolo, con la testa tra le mani e i gomiti appoggiati su una delle panche di legno. Non ricordo la presenza di nessun'altra persona nella cappella in quel momento. C'era solo il cardinale Sarto. Mi inginocchiai accanto a lui e, a bassa voce, gli confidai il messaggio che avevo ricevuto. Sua Eminenza sollevò la testa, girandola lentamente verso di me mentre ascoltava, le lacrime gli salivano agli occhi e io quasi trattenevo il fiato in attesa della risposta. “Sì, sì, Monsignore", rispose dolcemente; "dica al Cardinale di farmi questa carità". Sembrava ripetere, come un'eco, le parole del suo Divino Maestro nel Getsemani: "Transeat a me calix iste...".

"Le uniche parole che ebbi la forza di pronunciare in risposta, e che uscirono dalle mie labbra come se fossero ispirate da qualcun altro, furono: 'Eminenza, si faccia coraggio, il Signore l'aiuterà'. Il cardinale mi fissò, con quell'espressione profonda che ho imparato a conoscere così bene: "Grazie, grazie", ripeté, e non disse altro. Di nuovo mise la testa tra le mani per terminare la sua preghiera, e io mi allontanai. Non dimenticherò mai l'impressione che mi fece questo primo incontro, di fronte a un'angoscia così intensa. Era la prima volta che entravo in contatto con Sua Eminenza e sentivo di essere alla presenza di un santo".1

Dopo aver pregato a lungo ai piedi della Madre del Buon Consiglio, il Santo Cardinale Patriarca di Venezia diede la sua risposta: "Accipio in Crucem" - Accetto come una Croce".

Così fu eletto il Papa che condannò la più insidiosa delle eresie, il modernismo. La storia sarebbe stata molto diversa se non ci fosse stato quel fiat ai piedi della Madre del Buon Consiglio.

A tutt'oggi è l'unico parroco a essere diventato Papa.

 

Nota

1.   Il card. Rafael Merry Del Val, Memorias de San Pío X.

 

Fonte: Tfp.org, 4 agosto 2023. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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