Come Lepanto ci insegna a confidare nella Madonna
di Principe Bertrand di Orleans-Braganza
Quando si considera il caos attuale, la prima parola che viene in mente è Lepanto. Dobbiamo ricordare Lepanto perché questa grande battaglia è una lezione per il nostro tempo. Siamo nel 450° anniversario di quella famosa battaglia navale, svoltasi al largo della Grecia il 7 ottobre 1571. Le forze della cristianità, in inferiorità numerica, affrontarono la potente flotta turca.
Questa battaglia è allo stesso tempo simile e diversa alla lotta dei nostri giorni. Guardando la crisi che colpisce sia la società che la Chiesa facilmente scopriamo dei paralleli.
Le somiglianze
Il futuro della cristianità dipendeva dai risultati di Lepanto. Oggi, il nostro futuro cattolico dipende dalla nostra lotta contro la Rivoluzione per difendere quel poco che resta della Fede.
L'odio che guida la lotta della sinistra contro i resti della Civiltà Cristiana oggi è lo stesso odio che cercò di distruggere la Cristianità nel XVI secolo.
A Lepanto, i difensori della Chiesa dovettero combattere l'indifferenza, l'inerzia e persino il tradimento di coloro che anteponevano i loro interessi e piaceri a quelli di Cristo. Oggi, anche noi dobbiamo affrontare l'apatia, la letargia e il tradimento da parte di coloro che hanno più da perdere dal non combattere.
La grande sproporzione
Ci sono anche differenze tra Lepanto e noi. La più grande differenza è che i nemici del cristianesimo oggi sono molto più poderosi di quelli di Lepanto. I nemici sono ovunque, in tutti i campi della società.
Come afferma il prof. Plinio Corrêa de Oliveira nel magistrale saggio Rivoluzione e Controrivoluzione, siamo di fronte a una Rivoluzione che è universale, una, totale, dominante e processuale.
E le nostre forze sono molto, molto più piccole. Siamo una Contro-Rivoluzione che non è proporzionale al nemico dominante. Non abbiamo il potere schiacciante e il peso che ha l'altra parte.
Il flagello del rispetto umano
La seconda differenza è che gli eroi di Lepanto godevano delle lodi e degli applausi dei cattolici di tutto il mondo. Tutti pregavano per il loro successo. Tuttavia, noi affrontiamo l'opposizione sia all'interno che all'esterno della Chiesa. Dobbiamo vedercela con il mondo, la carne e il diavolo in tutte le loro manifestazioni rivoluzionarie, affrontando il ridicolo, l'indifferenza e il disprezzo.
Il rispetto umano fa sì che le persone si preoccupino di ciò che gli altri pensano di loro. Pertanto, le persone si rifiutano di protestare contro la blasfemia o di pregare sulla pubblica piazza perché temono il pubblico disprezzo.
Di conseguenza, il Prof. Plinio Corrêa de Oliveira asseriva che ci vuole molto più coraggio oggi per andare nelle strade ostili che per combattere tra le gloriose acclamazioni di Lepanto.
La crisi nella Chiesa
La terza differenza è che gli eroi di Lepanto non dovettero affrontare una grave crisi all'interno della Chiesa. Avevano a capo un santo. Papa San Pio V organizzò le forze contro l'Islam. Che differenza con la nostra situazione di oggi.
Oggi, affrontiamo la persecuzione dei pastori che dovrebbero proteggerci mentre combattiamo contro i più grandi nemici della Chiesa, l'Islam compreso. Affrontiamo la tragedia dei pastori che aiutano la causa dell'altra parte contro di noi.
Mai la Chiesa ha visto una tale situazione. Questa situazione è il motivo per cui dobbiamo guardare a Lepanto, perché ci fornisce una lezione di fronte a situazioni impossibili e la speranza di un risultato finale che ci dà il coraggio di andare avanti.
Il miracolo di Lepanto
Consideriamo quanto accadde nella battaglia di Lepanto. Le due flotte si scontrarono e poi rimasero incastrate. Il mare divenne un enorme campo di battaglia galleggiante con soldati che combattevano e morivano sui ponti delle navi.
Poiché la flotta cattolica era in inferiorità numerica, l'esito della battaglia era a forte rischio. Sembrava che tutto fosse perduto, e la causa cattolica fosse in pericolo di essere sopraffatta. La situazione era disperata. Ma nonostante ciò si continuò a combattere.
Le moderne fonti cattoliche progressiste non menzionano un fatto cruciale che accadde al culmine della battaglia. Tuttavia, alcune antiche fonti musulmane raccontano di un evento straordinario. Improvvisamente, quando meno se lo aspettavano, testimoni musulmani riferirono di aver visto nel cielo una signora vestita come una regina, che li guardava con uno sguardo così terrificante che persero coraggio e fuggirono.
Questo fatto ha una lezione preziosa per noi. Quando tutto sembra perduto, dobbiamo confidare nella Madonna. Noi serviamo la stessa Regina che vinse la battaglia di Lepanto e possiamo oggi vincere se confidiamo in Lei. Lei può trasformare le situazioni più disperate in vittoria. Lei trasformerà il nostro caos attuale nel trionfo del suo Cuore Immacolato promesso a Fatima!
Lepanto, l’aspetto più eroico
Commentando la vittoria di Lepanto, il Prof. Plinio Corrêa de Oliviera diceva che il più grande eroismo di coloro che combatterono a Lepanto non fu lottare contro i turchi. Ci voleva ovviamente molto coraggio, ma tutte le battaglie richiedono coraggio.
Secondo lui, il più grande eroismo di quei cattolici fu l'eroismo di credere che la battaglia sarebbe stata vinta dalla Madonna quando tutto sembrava perduto. Quell'atto di fiducia era un atto di fedeltà in cui la voce interiore della grazia invitava ciascuno a confidare e a pregare che Lei avrebbe dato la vittoria.
E Lei diede una vittoria spettacolare oltre ogni aspettativa!
Il noto pensatore cattolico ha detto che a volte "lungo tutta la storia succede che la buona causa si trovi in una situazione simile a quella degli eroi cattolici a Lepanto. Umanamente parlando, tutto sembra perduto, ma la Madonna mette una speranza nelle nostre anime che sarà Ella a vincere la battaglia per la maggior gloria di Dio".
Confidare nella voce della grazia
Il vero eroismo significa fidarsi di questa voce. Dobbiamo essere fedeli a questa voce di grazia che ci unisce. Quando siamo tentati di non credere, dobbiamo rispondere: "Più la situazione peggiora, più siamo vicini al Suo intervento. La Madonna non mente. Questa voce che parla in me è la Sua voce!".
Quando siamo scoraggiati dall'intensità della lotta intorno a noi, pensiamo a Lepanto. Ascoltiamo la voce della grazia e andiamo avanti. Crediamo nella nostra moderna Lepanto, una battaglia un milione di volte più disperata, il che aumenta solo la nostra certezza di vittoria.
Fonte: tfp.org, 31 Ottobre 2021. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia
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