Francia: l'ecologismo politico, una nuova dittatura?
di Antoine Béllion
Cos'altro vorranno vietare i Verdi? L'albero di Natale? Mostra un albero morto. Il Tour de France? Inquina. Le piscine private? Sprecano acqua. Le grigliate di carne? Un simbolo machista. I jet privati? Riscaldano il pianeta. La Corrida? Crudele nei confronti degli animali.
A poco a poco, le maschere cadono: i Verdi non vogliono proteggere l'ambiente, vogliono rieducare i cittadini secondo i precetti aggiornati del marxismo. In altre parole, secondo loro la natura è solo un modo per far ingoiare al pubblico la pillola amara della loro agenda di sinistra.
Cosa c'entra la lotta LGBT, ad esempio, con la conservazione dell'acqua e del suolo? Niente. Per compensare la palese mancanza di collegamento tra altre cause che difendono e quella dell'ecologia, i Verdi inventano concetti a effetto come l'eco-femminismo, ma questo inganna sempre meno persone. Resta una domanda essenziale: se la difesa della natura non è la bussola ideologica dei Verdi, qual è la strada che vogliono far percorrere all'intera società? Molto probabilmente è quella che porta all'egualitarismo più radicale.
Sulle orme dei sovietici
L'uguaglianza tra le diverse classi sociali prima di tutto. In questo senso, i Verdi sono gli eredi diretti del comunismo e non è quindi un caso che sistematicamente si alleino con loro, soprattutto nel Parlamento europeo.
Tutte le misure economiche difese dagli ecologisti rientrano in una logica di lotta di classe: tassazione elevata delle imprese, cioè, spoliazione dei "ricchi" attraverso le tasse, riduzione dell'orario di lavoro a 32 ore settimanali. Se riuscissero ad attuare la decrescita economica che chiedono, non c'è dubbio che l'umanità si impoverirebbe con una brutalità senza precedenti nella storia. La vita quotidiana dei Paesi comunisti, fatta di penuria, come avviene, ad esempio, in Venezuela, diventerebbe quella di tutto il pianeta.
A quel punto, le disuguaglianze sociali non esisteranno più; certo, tutti saranno poveri! Naturalmente, per imporre un simile progetto, contrario sia al bene comune che agli interessi individuali, i Verdi dovrebbero ricorrere a una sorta di governo sovranazionale che imponga la pianificazione ecologica in modo autoritario, come i vecchi soviet in Russia.
Rieducazione delle masse
Discepoli di Gramsci, i Verdi estendono la lotta di classe oltre i rapporti economici. Il nuovo proletariato è costituito essenzialmente da "minoranze" sessuali, razziali e religiose di cui il movimento dei Verdi è il portabandiera. L'odiata borghesia - da cui spesso provengono i Verdi - è sostituita da individui "cisgender", bianchi, cristiani e mangiatori di carne.
I Verdi sono stati tra i primi a chiedere il "matrimonio egualitario", cioè la possibilità per le coppie omosessuali di contrarre matrimonio, come le normali coppie costituite da un uomo e una donna.
Noël Mamère, candidato ecologista alle elezioni presidenziali del 2002 in Francia, è stato il primo sindaco a celebrare la parodia di un matrimonio tra due persone dello stesso sesso, quasi 10 anni prima del voto sulla legge Taubira. Oggi, i Verdi vogliono continuare questa marcia verso l'uguaglianza di genere legalizzando la spaventosa pratica della maternità surrogata.
Sono anche forti sostenitori della teoria gender, che nega l'alterità dei sessi. Il sindaco di Lione, Grégory Doucet, ha abolito i campi da calcio nelle scuole della sua città, accusandoli di incoraggiare la moltiplicazione di comportamenti negativi di genere.
La molto mediatica deputata Sandrine Rousseau, oltre alla sua crociata contro la grigliata di carne, si vanta di essere la moglie di un "uomo destrutturato", cioè di un uomo che non corrisponde agli "stereotipi" maschili. "La vita privata è politica", ammoniva la pasionaria ambientalista, cioè, una formula totalitaria che i commissari del popolo dell'Unione Sovietica avrebbero senza dubbio applaudito con ambo le mani.
Nella stessa ottica totalitaria, Aymeric Caron, oggi deputato ecologista di Parigi, ha difeso l'idea di un "permesso di voto" da riservare solo ai cittadini ritenuti più adatti a questa funzione. Dopotutto, perché preoccuparsi di un partito unico se solo coloro che professano la stessa ideologia possono esprimersi?
Un'altra idea comunista difesa dai Verdi, questa volta importata dalla Cina: il controllo delle nascite. Per preservare il pianeta e "accogliere meglio i migranti", l'ex ministro dell'Ambiente e storico dirigente del partito, Yves Cochet, ha proposto di "invertire la logica degli assegni familiari": "Più figli si hanno, più gli assegni diminuiscono fino a scomparire dalla terza nascita".
Odio per il mondo cristiano
Nulla sfugge alla iniziativa di rieducazione dei “Khmer verdi”. In ogni caso, nulla di quanto appartiene all’eredità cristiana.
Mentre i Verdi si uniscono regolarmente ai laicisti nel denunciare il "fondamentalismo cattolico", sono estremamente tolleranti quando si tratta di Islam. Così, il sindaco ecologista di Strasburgo, Jeanne Barseghian, ha fatto votare una sovvenzione di 2,5 milioni di euro per la costruzione di un'enorme moschea neo-ottomana nella sua città, la cui gestione è nelle mani di Millî Görüs, una confraternita musulmana fondamentalista vicina al presidente islamista della Turchia.
A Grenoble, Éric Piolle, anch'egli ecologista, si è distinto per la sua volontà di legalizzare l'uso del burkini nelle piscine comunali. Cosa può spiegare questi due pesi e due misure se non il desiderio inconfessato di veder scomparire l'Europa cristiana, anche se attraverso la sua islamizzazione? La Bibbia è un libro che i Verdi non mancherebbero di bruciare se dovessero resuscitare la pratica dell'autodafé. Il motivo di questo odio? Il libro della Genesi in cui Dio consacra l'uomo come padrone della creazione.
Per i Verdi, l'idea stessa di una gerarchia tra le specie viventi è una bestemmia contro la sacrosanta "uguaglianza". In nome dell'"anti specismo" e della lotta contro il riscaldamento globale, di cui l'uomo sarebbe colpevole indiscusso, affermano di voler privare gradualmente i francesi della carne. Dalla camera da letto alla cucina, è quindi l'intera vita privata dei cittadini ad essere messa sotto controllo...
Dopo la rivoluzione repubblicana e quella comunista, dobbiamo prepararci a una rivoluzione ecologica? Siamo ancora in tempo per aprire gli occhi.
Fonte: Avenir de la Culture, 19 Ottobre 2022. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.
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