Santo Rosario

  • Lettera del card. Raymond Leo Burke: Recitiamo quotidianamente la potente preghiera del Rosario

     

     

    Sia lodato Gesù Cristo!

    Cari fratelli e sorelle in Cristo,

    con sentita gratitudine a tutti coloro che hanno pregato per la mia guarigione, vi scrivo per informarvi che, dalla mia precedente lettera, la fisioterapia ha aiutato così tanto la mia riabilitazione che ora sono in grado di offrire quotidianamente la Santa Messa. Le parole non possono esprimere adeguatamente la mia gioia per questo dono della grazia di Dio nella mia vita. Come sacerdote, Vescovo e Cardinale, il ritorno all’offerta quotidiana della Santa Messa, il principale lavoro quotidiano di ogni sacerdote, mi unisce più pienamente a voi nel nostro legame spirituale come membri del Corpo Mistico di Cristo (cfr. Gv 15, 5-8; Ef 4, 4-13). Allo stesso tempo, la mia guarigione continua a rimanere un processo intenso. La Divina Provvidenza determinerà il momento del mio ritorno alle mie abituali attività pastorali. Nel frattempo, vi prego di aiutarmi a prepararmi, nel miglior modo possibile, per quel momento con le vostre preghiere.

    Questa lettera, tuttavia, non vuole essere principalmente un aggiornamento sulle condizioni della mia salute. È piuttosto uno strumento della carità pastorale che è la grazia distintiva del sacerdozio e dell’episcopato, offrendo una solida direzione e un incoraggiamento ai fedeli. Nello specifico, scrivo per incoraggiarvi a recitare quotidianamente la potente preghiera del Santo Rosario.

    Anche se la festa o la memoria di Nostra Signora del Rosario si celebra il 7 ottobre, l’intero mese di ottobre è dedicato a promuovere questa preziosissima devozione a Maria, che Lei stessa ci ha donato. Nello scrivervi sulla preghiera quotidiana del Santo Rosario, sottolineo tre importanti considerazioni.

    Primo, il messaggio della Madonna di Fatima ci esorta a onorarla pregando il Rosario ogni giorno. Secondo, quando Nostra Signora concluse le sue apparizioni a Fatima il 13 ottobre 1917, Nostro Signore concesse una notevole conferma delle apparizioni nel Miracolo del Sole. In terzo luogo, nel chiederci di pregare ogni giorno il Rosario, la Madonna ha indicato un’intenzione specifica: la pace. Papa San Giovanni Paolo II, facendo eco ai messaggi della Madonna a Fatima, ha spiegato che “il Rosario è per sua natura una preghiera per la pace” (Rosarium Virginis Mariae, 40).

    La pace per la quale preghiamo, recitando la preghiera del Rosario, non è una pace data da questo mondo (cfr. Gv 14, 27), ma la pace ottenuta per noi dal sangue della Croce di Gesù Cristo (cfr. Col 1, 20). Ricordiamo che a Nostra Signora del Rosario fu dato per la prima volta il titolo di Nostra Signora della Vittoria da Papa San Pio V, per onorare la vittoria della pace, che fu vinta, per sua intercessione e soprattutto attraverso la preghiera del Santo Rosario, nella battaglia di Lepanto il 7 ottobre 1571. Cambiando il titolo di Nostra Signora della Vittoria in Nostra Signora del Santo Rosario, Papa Gregorio XIII sottolineò il potente strumento per raggiungere la vittoria della pace, cioè la preghiera del Santo Rosario.

    La vittoria della pace è in definitiva la vittoria su Satana che, dal peccato dei nostri Primi Genitori, non cessa di tentarci a commettere il peccato. È la vittoria operata da Dio Padre attraverso l’incarnazione redentrice del suo Figlio unigenito. La Beata Vergine Maria, Madre di Dio, è lo strumento privilegiato attraverso il quale Dio Padre ha mandato Dio Figlio nel mondo per ottenere per noi la vittoria. È la donna il cui Figlio schiaccia la testa del serpente, Satana, come Dio Padre aveva promesso dopo il peccato di Adamo ed Eva (cfr. Gen 3, 15). Lei continua ad essere il canale attraverso il quale la grazia di Cristo vince il peccato nella nostra vita quotidiana.

    Pregando quotidianamente il Rosario, ci avviciniamo alla Madre del Nostro Salvatore, che ci insegna, come insegnò ai cantinieri alle nozze di Cana: “Fate quello che Egli [Gesù] vi dirà” (Gv 2, 5). Lei, che il Nostro Salvatore ci ha dato come nostra Madre – la Madre della Divina Grazia – ci aiuta a stare fedelmente, con lei, sotto la Croce di Nostro Signore, un solo cuore con il suo Cuore Immacolato nel glorioso Cuore trafitto di Gesù (cfr. Gv 19, 25-27). Con lei partecipiamo al Trionfo della Croce.

    La vittoria della pace, ricercata attraverso il Cuore Immacolato di Maria con la preghiera del Santo Rosario e raggiunta nel Sacro Cuore di Gesù, vince la confusione, l’errore e la divisione, tutte le opere del Maligno, che oggi attaccano così ferocemente il mondo e la Chiesa. Per questo vi esorto oggi, se non lo state già facendo, a pregare il Santo Rosario, chiedendo l’intercessione della Madre di Dio per la vittoria della pace, la pace nella vostra anima, la pace nel mondo, la pace nella Chiesa. Vi lascio con le parole di Papa San Giovanni Paolo II, il cui ministero papale fu così fortemente segnato dalla devozione alla Beata Vergine Maria: “Preghiamo il Rosario, se possibile ogni giorno, da soli o in comunità. Il Rosario è una preghiera semplice, ma profonda e molto efficace, anche per chiedere favori alle famiglie, alle comunità e al mondo” (Regina Caeli, 28 aprile 2002, 28 aprile 2002).

    Implorando Nostro Signore, per intercessione di Nostra Signora di Guadalupe, di benedire voi, le vostre case, le vostre famiglie e tutte le vostre opere, rimango

     

    Vostro nel Sacro Cuore di Gesù

    e nel Cuore Immacolato di Maria,

    e nel purissimo Cuore di San Giuseppe,

     

    Raymond Leo Cardinale Burke

    15 ottobre 2021

     

    Fonte:Messa in Latino, 16 Ottobre 2021.

  • A proposito di una polemica americana divenuta internazionale

    Sì, il Rosario è un'arma potente contro il male. È la soluzione, non il problema

     

     

    di John Horvat

    (LifeSiteNews) - Daniel Panneton, scrittore sensazionalista di The Atlantic, pensa di aver appena scoperto una vasta cospirazione nazionalista cristiana "rad trad" (ndt, tradizionalisti radicali) incentrata sul Rosario. Il pezzo, intitolato "Come la cultura estremista delle armi tenta di cooptare il rosario", cerca di trasformare l'augusto sacramentale in un talismano dell’estrema destra.

    Per via di associazione, il giornalista sostiene che il Rosario si lega a una "cultura assolutista delle armi" e a una "politica cospiratoria". Qualsiasi attivista conservatore che recita il Rosario rischia di essere accusato di usare questa devozione come un’arma e, quindi, di essere un pericolo per la società.

    Il signor Panneton avrebbe potuto risparmiarsi tempo e problemi se si fosse documentato sul Rosario al di là dei siti web cospiratori che ha consultato per mettere insieme il suo drammatico sproloquio.

    I cattolici non hanno mai nascosto che il Rosario è un'arma nella lotta contro le forze del male. Per sette secoli, il Rosario è stato un'arma potente contro il mondo, la carne e il diavolo. L'epoca attuale non fa eccezione alla regola. Anzi, ora è più necessario che mai.

    San Domenico promosse per la prima volta il Rosario come mezzo per combattere l'eresia albigese nel XIII secolo. Nel 1571, Papa Pio V invitò tutta la Cristianità a recitare il Rosario per sconfiggere la flotta musulmana a Lepanto. La data della vittoria cattolica, il 7 ottobre, fu poi dichiarata Festa del Santissimo Rosario.

    Quando la Madre di Dio apparve a tre pastorelli a Fatima, in Portogallo, nel 1917, chiese a tutti di pregare il Rosario ogni giorno per porre fine ai combattimenti in Europa. Molti attribuiscono la ritirata dell'esercito sovietico dall'Austria nel 1955, dopo la Seconda Guerra Mondiale, alle massicce manifestazioni pubbliche di Rosario organizzate in tutta la nazione da P. Petrus Pavlicek.

    Ovunque si combatta contro i nemici della Chiesa, il Rosario è al centro della lotta. La Chiesa non ha mai nascosto il Rosario e la immagine che lo associa all’essere cristiani militanti in un mondo ostile. Non c'è nulla di sbagliato nell'adattare questo immaginario ai tempi moderni e alla guerra. Non a caso il Beato Papa Pio IX disse: "Datemi un esercito che reciti il Rosario e conquisterò il mondo".

    Come un’esperienza comprovata dimostra, il Rosario è un'arma reale ed efficace contro i veri nemici della Chiesa e infonde terrore nei cuori di coloro che perseguitano la Chiesa, compresi quelli coinvolti nell'attuale guerra culturale.

    Pertanto, gli attacchi del signor Panneton al Rosario si spiegano solo con il fatto che egli lo vede come una minaccia per l'attuale cultura secolarizzata. Non può non notare che il Rosario appare sempre più spesso in prima linea nella guerra culturale. La sua incredibile potenza ha fatto chiudere cliniche abortiste, ha cancellato ore di storia per scolaretti impartite dalle Drag Queen e ha fatto arrabbiare gli attivisti satanici. Il suo attacco non prende di mira gli estremisti della destra, ma quei cattolici fedeli che pregano il Rosario nella pubblica piazza, obbedendo con successo alla richiesta fatta a Fatima da Maria Santissima. E questo lo terrorizza.

    La preoccupazione del signor Panneton per il Rosario ha tre difetti significativi.

    Egli non comprende la natura del Rosario come preghiera che unisce la persona alla Madre di Dio. Così, crea la blasfema finzione che i grani del rosario siano un portafortuna che tengono insieme una frangia estremista.

    Il Rosario, per sua natura, unisce i fedeli cattolici alla Madonna, che è tutta pura, tutta buona e incapace di peccare. Nulla della Madonna può essere contrario al bene comune. Chi recita il Rosario si sforza di non fare mai nulla di contrario alla legge di Dio. Suggerire che i devoti del Rosario siano potenziali terroristi di estrema destra è un insulto a tutti coloro che amano e pregano il Rosario.

    Il suo secondo errore è il desiderio di isolare il Rosario per renderlo innocuo. Mentre accusa i conservatori di usare il Rosario come un’arma, lui vuole ghettizzarlo. Ritiene che il Rosario sia accettabile purché rimanga all'interno delle chiese e fuori dalla pubblica piazza. Il Rosario deve essere ridotto a un medicinale spirituale per sostenere le anime deboli afflitte da ansie. Deve essere tenuto nelle mani di coloro che egli considera "santi" e quindi inefficaci. Non si può permettere la commistione tra attivismo cattolico e Rosario.

    Infine, la visione del Rosario del signor Panneton vuole limitarne l'uso per combattere i mali ambigui. I devoti del Rosario devono mantenere le loro lotte nell’ambito del soggettivo e dell’interno. Si rivolgono a un "Satana" folcloristico che esiste solo nell'immaginazione dei cattolici nervosi e non nel mondo reale.

    Proprio nel momento in cui il male viene identificato con una messa nera satanica all'Università di Harvard o all'Oklahoma City Hall, con l'agenda LGBTQ+ o con i "diritti riproduttivi", lo scrittore decide di lanciare l'allarme sul Rosario. Il Rosario favorisce poi pericolose posizioni "omofobe". Rappresenta un "militarismo [che] glorifica anche una mentalità guerriera e nozioni di virilità e forza maschile".

    La goffaggine mentale dello scrittore canadese rivela le sue vere idee difendendo tutte le posizioni dell’estrema sinistra. Insomma, quando l'altra parte ti chiede di smettere di usare il Rosario, è un segno sicuro che il Rosario sta avendo un impatto immenso sui "Principati e le Potenze" che dominano il mondo (Ef 6,12). Dunque, è tempo di passare all'attacco.

    Il Rosario è un'arma potentissima. I cattolici devono usarlo con fierezza, con fervore, pubblicamente.

     

    Fonte: LifeSiteNews, 16 agosto 2022. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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