Transgenderism

  • Aborto e transgenderismo: due lati della stessa medaglia

     

     

    di John Horvat

    Molti liberal(americani di sinistra, ndt) condannano la lotta contro l'aborto perché dicono trattarsi di un singolo tema che ha dominato il panorama politico, aggiungendo che anche altri problemi hanno bisogno di attenzione, ma non vengono affrontati adeguatamente a causa dell'infuriare del dibattito su questo punto altamente polarizzante. In un certo senso, hanno ragione. Tuttavia, hanno anche torto. Da un lato, l'aborto è una singola questione che ha assunto un'enorme importanza. Dall'altro, essa si lega ad altri problemi che portano la società sulla china scivolosa dell'autodistruzione.

    Queste conclusioni non provengono da rabbiosi pro-life che gonfiano le cose a dismisura. No, i liberal ammettono correttamente che tutto è collegato. Conviene molto prenderli in parola.

    I diritti "trans" sono i "diritti" all’aborto

    Infatti, J. Boylan - opinionista del New York Times - lo dice chiaramente in un articolo intitolato "I diritti all'aborto e i diritti dei trans sono due lati della stessa medaglia". Chiunque abbia qualche dubbio troverà Boylan coerente con i dogmi liberal. Chiunque non sappia ancora dove porti la posizione pro-aborto deve solo seguire la logica contorta dell'articolo.

    La tesi centrale di questo autore "transgender"1 è che lo Stato non ha il diritto di limitare ciò che si può o non si può fare con il proprio corpo. Così, l'aborto è legato al movimento "trans" e a tutte le deviazioni sessuali e stili di vita. Lo Stato deve fornire l'"assistenza sanitaria" sia all'aborto che alla "transizione di genere" perché sono essenzialmente la stessa cosa.

    Quindi, non è una coincidenza, sostiene l'autore dell'articolo, che Planned Parenthood2 sia anche "uno dei principali fornitori di assistenza sanitaria per le persone trans a livello nazionale" e riferisca che gli attivisti "trans" sono sempre più coinvolti nella lotta per l'aborto.

    La legge suprema è l'individuo

    Quando l'"autonomia corporea" è considerata assoluta, ogni restrizione diventa tirannia. Se questo dogma liberal è accettato, allora non possono essere vietate la nudità praticata in pubblico né quella lascivia, anzi, dovrebbero essere salutate come espressioni della libertà personale. L'erroneo principio sottostante giustificherebbe anche l'attività sessuale pubblica o privata con animali e oggetti inanimati. Ogni scelta di vita deve essere lasciata all'individuo, come nel caso del suicidio assistito. Tutte queste attività devono essere legalizzate, incoraggiate e, se necessario, pagate dallo Stato.

    Chiunque si opponga a questa offensiva morale estrema viene accusato di imporre agli altri le proprie convinzioni religiose e la propria moralità. Tuttavia, i liberalcercano loro sì di imporre allegramente l'ideologia che "trasforma l'autonomia corporale in un assoluto" sulla cultura, l'educazione e la società.

    Così, per la sinistra, la legge suprema diventa l'individuo che cerca la falsa libertà assoluta di poter fare quello che vuole. Paradossalmente, mentre questa libertà viene ritenuta assoluta e suprema, la sinistra ritiene che la libertà di altri esseri non sia da considerare. Il bambino nascituro non è un altro essere umano, che logicamente dovrebbe essere considerato tanto assoluto e supremo come chiunque altro, ma diventa un ostacolo alla libertà assoluta della madre e dunque va eliminato. Tutti coloro calpestati dalle scelte distruttive di individui che cercano la libertà assoluta non hanno voce in capitolo sulla loro stessa distruzione.

    L'individuo determina la realtà

    Sotto questa falsa nozione di libertà, l'individuo determina la realtà. Non esiste una natura umana. L'essere umano è qualsiasi cosa la persona decida di essere, anche se disumana. Pertanto, le persone devono essere libere di auto-identificarsi con qualsiasi cosa l'immaginazione proponga loro. Nel mondo postmoderno, la fantasia regna e nulla è ancorato alla realtà.

    La vera libertà consiste invece nel vivere secondo la natura umana, il che permette alla persona di sviluppare il massimo potenziale. Questo sforzo spesso comporta autodisciplina e restrizioni che impediscono alla persona di diventare schiava di passioni disordinate.

    Quando gli individui determinano la realtà, nessuna norma oggettiva di comportamento o nessuna morale potrà governare tutti conformemente ad una comune natura umana. Non ci potranno essere norme sociali, anche se sperimentate e consacrate per generazioni, che possano garantire il buon ordine, il buon funzionamento e la perpetuazione della società. Soprattutto, non potrà esistere una legge naturale scritta nel cuore di tutti che mostri alle persone come devono agire secondo la natura umana. E ancor di più, non potrà esistere un legislatore supremo che, con questa legge, desideri la felicità di coloro che ha creato.

    Due visioni del mondo inconciliabili

    Nessuna di queste verità potrà esistere in una tale negazione distorta della realtà. Solo l'individuo guidato dalle passioni sfrenate esisterà in un mondo immaginario isolato. Queste passioni disordinate schiavizzano gli individui privandoli della vera libertà.

    In effetti, tutte le questioni sono collegate. Il dibattito pro-vita non riguarda l'assistenza sanitaria ma la lotta tra due visioni del mondo inconciliabili, una che è vera e un'altra che è falsa.

    La fuga della fantasia dalla realtà finirà in tragedia. Gli sforzi di una persona per creare un universo separato rivelano il desiderio di essere Dio. Quando la realtà riappare, questi universi di fantasia crollano sempre. E l'individuo, incapace di essere un dio, precipita nel nichilismo.

     

    Note

    1. Jennifer Finney Boylan è un autore Americano, attivista transgender, personaggio nei reality show e professore universitario

    2. Planned Parenthood (“genitorialità pianificata”) è nota come la più poderosa lobby abortista a livello americano e mondiale. Ha le sue sedi principali a New York e Washington.

     

    Fonte: Life Site News, 12 Ottobre 2021. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia

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  • La sentenza della Corte Suprema che cancella la Roe ora viene usata per combattere l'ideologia transgender

     

     

    di Michael Haynes

    Gli effetti a lungo termine del ribaltamento della sentenza abortista Roe contro Wade da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti continuano a manifestarsi. Gli esponenti pro-famiglia stanno ora utilizzando la storica sentenza per sostenere la contrarietà ai "trattamenti di transizione" per i bambini.

    La sentenza della Corte Suprema nel caso Dobbs contro Jackson Women's Health Organization sta causando costernazione tra i sostenitori dell'aborto per il ribaltamento della sentenza Roe, risalente a quasi 50 anni fa. Tuttavia, gli attivisti pro-life sperano di ottenere altre vittorie a difesa della vita e della famiglia in altri campi.

    Tre giorni dopo la sentenza della Corte Suprema del 24 giugno, il procuratore generale dell'Alabama, il repubblicano Steve Marshall, ha presentato istanza alla Corte d'Appello dell'11° Circuito nel tentativo di far tornare in vigore una legge statale che protegge i bambini dalla "transizione di genere", dopo che i sostenitori dell’aborto e i pro-LGBT avevano combattuto contro di essa.

    Storia della legge sulla protezione dei bambini

    La legge sulla Compassione e la Protezione dei Bambini Vulnerabili dell'Alabama (SB184) è stata firmata dal governatore Kay Ivey a inizio aprile di quest'anno. La legge vieta la fornitura di farmaci per la transizione di genere, come i bloccanti della pubertà, e l'esecuzione di interventi chirurgici di transizione sui bambini. La legge penalizza "qualsiasi individuo", compresi i medici, che prescriva o somministri tali farmaci, prevedendo una pena detentiva di 10 anni e una multa di 15.000 dollari.

    Tuttavia, il 13 maggio, il giudice distrettuale statunitense Liles Burke, nominato da Trump, ha emesso un'ingiunzione temporanea su alcune parti della legge dopo la sua entrata in vigore l'8 maggio, quando il Southern Poverty Law Center (SPLC) e altri hanno fatto causa per bloccarla.

    Anche il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti si è unito alla causa, affermando che la legge costituisce una "presunta negazione della pari protezione delle leggi ai sensi del Quattordicesimo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti per quanto riguarda il sesso".

    Tra gli altri sostenitori anti-famiglia che si oppongono alla legge ci sono i GLBTQ Legal Advocates and Defenders e il National Center for Lesbian Rights.

    Il procuratore generale dell’Alabama contrattacca

    A seguito di questa opposizione, il 27 giugno il Procuratore Generale dell’Alabama Steve Marshall ha presentato una memoria alla Corte d'Appello dell'11° Circuito, attingendo a piene mani dalla decisione della Corte Suprema che ha ribaltato la sentenza Roe. Come ha osservato il Family Research Council, l'argomentazione del procuratore generale Marshall attinge pienamente da una riga a pagina 2 della sentenza, che recita: "La Corte ritiene che il diritto all'aborto non sia profondamente radicato nella storia e nella tradizione della nazione".

    Il procuratore generale Marshall ha fatto riferimento alla sentenza Dobbsripetutamente nel corso delle sue argomentazioni e l'espressione "profondamente radicato", ripresa dalla Corte Suprema, è frequente nel suo testo. "Nessuno, adulto o bambino, ha un diritto che sia profondamente radicato nella storia e nella tradizione della nostra nazione ai trattamenti di transizione", ha scritto.

    “I trattamenti di transizione non sono né "profondamente radicati" né "impliciti nel concetto di libertà ordinata", ha aggiunto.

    Nel concedere l'ingiunzione contro l'atto, il giudice Burke aveva dato l'impressione di difendere i diritti dei genitori, affermando che "probabilmente viola un 'diritto fondamentale' dei genitori 'a trattare i propri figli con farmaci per la transizione', e probabilmente costituisce una discriminazione illegale basata sul sesso".

    Gli oppositori alla legge sostengono che i genitori hanno il "diritto fondamentale di trattare i loro figli con farmaci per la transizione, secondo standard accettati dai medici". Tuttavia, il procuratore generale Marshall ha respinto questa affermazione utilizzando la sentenza Dobbs e affermando che "la corte non ha individuato alcuna prova che tale presunto diritto sia profondamente radicato nella nostra storia o nelle nostre tradizioni, tanto meno che la Costituzione affidi i parametri di un tale diritto a gruppi di interesse medico".

    Il procuratore generale Marshall prosegue scrivendo che "i tribunali sono concordi nell'affermare che in sostanza non esiste, per chiunque, adulto o bambino, un diritto personale a ottenere dal governo trattamenti medici ritenuti pericolosi o sperimentali. Quindi non c'è nessuna ragione di pensare che i genitori abbiano tale diritto per ottenere quegli stessi trattamenti per i loro figli".

    Sentenza pro-vita e mentalità alla base delle argomentazioni

    In effetti, il ricorso alla sentenza Dobbs nel documento del procuratore generale Marshall non sembra essere puramente circostanziale, ma emerge da una convinzione della causa pro-vita e pro-famiglia. Alcune ore dopo l'annullamento della sentenza Roe contro Wade, Marshall ha rilasciato una dichiarazione in cui elogiava l'annullamento della "decisione fatalmente errata" di quella sentenza e faceva notare che "lo Stato dell'Alabama ha inequivocabilmente scelto di essere un protettore della vita non nata".

    In seguito alla decisione della Corte Suprema, un tribunale federale ha rimosso un'ingiunzione sulle leggi pro-vita dello Stato del 2019 che rendeva l'aborto in qualsiasi fase della gravidanza un reato di classe A, cioè, il più grave. La pena va da dieci anni di carcere all'ergastolo. Tuttavia, permangono alcune eccezioni: l'aborto è consentito quando è ritenuto "necessario per prevenire un grave rischio per la salute della madre del nascituro".

    "Sia la corte distrettuale federale che i querelanti hanno riconosciuto che non c'è alcuna base per continuare a sospendere la legge regolarmente promulgata sulla scia della decisione della Corte Suprema degli Stati Uniti nella causa Dobbs versus Jackson Women's Health Organization", ha scritto il procuratore Marshall, annunciando la notizia. "Pertanto, è ora applicabile la legge dell'Alabama che rende l'aborto procurato un reato".

    Marshall ha tratto "pieno vantaggio" dalla decisione della Corte Suprema

    Accogliendo la memoria del procuratore generale Marshall, il Family Research Council scrive che egli ha tratto "pieno vantaggio dalla decisione della Corte Suprema di cedere nuovamente agli Stati il potere di definire la politica sull'aborto". L'ufficio di Marshall, aggiunge, "ha preso la logica della Corte e l'ha trasferita in una nuova applicazione: una difesa dell'interesse impellente dello Stato a proteggere i bambini da trattamenti pericolosi e sperimentali’". L'Alabama non è l'unica a proporre una legislazione di questo tipo per proteggere i bambini dai pericoli della chirurgia transgender. Nel maggio 2021, il Tennessee ha imitato l'Arkansas vietando l'uso di farmaci transgender per i bambini e solo recentemente il governatore dell'Arizona Doug Ducey ha proibito tali interventi chirurgici transgender per i bambini, definendola una misura "di buon senso".

    Oltre alla negazione della realtà oggettiva e genetica, i farmaci che bloccano la pubertà sono stati definiti "abusi sui bambini" dal dottor Quentin Van Meter, presidente dell'American College of Pediatricians (ACPeds).

    Egli ha descritto i bloccanti della pubertà come l'inizio di un "nastro trasportatore" che porta i bambini "lungo la catena di montaggio verso gli ormoni intersessuali. Per poi, alla fine, avere la possibilità di sottoporsi a un intervento chirurgico per mutilare il loro corpo e farlo apparire come quello del sesso opposto".

    Così come Roe v. Wade ha aperto la porta legale alla rivoluzione sessuale, il caso dell'Alabama dimostra che Dobbs può servire a chiuderla.

     

    Fonte: Tfp.org, 26 luglio 2022. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

    © La riproduzione è autorizzata a condizione che venga citata la fonte. 

  • Nel pontificato di Francesco avanza l’eresia dell’omosessualità e del transgederismo dentro la Chiesa

     

     

    di Luiz Sérgio Solimeo

    A partire da questa primavera, la Villanova University, vicino a Philadelphia, ha adottato un ‘linguaggio inclusivo’ che promuove il "transgenderismo". Si definisce un'università cattolica. Fondata e gestita dall'ordine degli Agostiniani, l'attuale presidente dell’Università Villanova è padre Peter M. Donohue OSA, PhD.

    Nella sua ‘dichiarazione di scopi’ si legge: "L’Università Villanova è una comunità cattolica agostiniana di istruzione superiore, impegnata nel raggiungimento dell’eccellenza e la distinzione nella scoperta, diffusione e applicazione della conoscenza. Ispirata dalla vita e dall'insegnamento di Gesù Cristo, l'Università è fondata sulla saggezza della tradizione intellettuale cattolica e promuove una più profonda comprensione del rapporto tra fede e ragione"1.

    Lo scorso agosto l'università ha pubblicato una nuova guida intitolata ‘Gender Inclusive Practices Guide’(ndr. Guida alle pratiche inclusive gender), che recita:

    "Rendetevi consapevoli del modo in cui presentate voi stessi e vi rivolgete agli altri. Ciò comprende l'uso di un linguaggio inclusivo di genere come ‘tutti’, ‘persone’ o ‘gente’ piuttosto che un linguaggio binario di genere come ‘signore e signori’".

    Leggiamo inoltre: "Questa guida introduce la facoltà e il personale della Villanova alle migliori pratiche per essere inclusivi nei nostri spazi di lavoro, laboratori e aule, specialmente per coloro che si identificano nelle comunità transgender, non-binaria, gender non-conformisti e/o gender questionanti. Come possiamo coltivare ambienti di insegnamento e di lavoro gender-inclusivi? Come possiamo invitare alla piena partecipazione le persone di tutti i generi e rispondere agli effetti dannosi degli stereotipi di genere o dell'errata interpretazione del genere?"2.

    "Transgenderismo", un'impossibilità scientifica

    Questo cambiamento di linguaggio per incoraggiare il "transgenderismo" non solo è assurdo (soprattutto in un'università che si dichiara cattolica), ma si scontra anche con i dati scientifici.

    Infatti, la riassegnazione del sesso è un'impossibilità scientifica. Attraverso interventi chirurgici e trattamenti ormonali, si può ottenere l'aspetto del sesso opposto. Tuttavia, nonostante l'aspetto esteriore, sia gli uomini che le donne mantengono il sesso di nascita, che è determinato dai cromosomi, e non da capricci o fantasie.

    L'Istituto Nazionale di Ricerca sul Genoma Umano (National Human Research Institute) è del tutto chiaro a riguardo: "Un cromosoma sessuale è un tipo di cromosoma coinvolto nella determinazione del sesso. Gli esseri umani e la maggior parte degli altri mammiferi hanno due cromosomi sessuali, X e Y, che insieme determinano il sesso di un individuo. Le femmine hanno due cromosomi X nelle loro cellule, mentre i maschi hanno un cromosoma X e uno Y"3.

    Michelle Cretella, medico legale, presidente dell'American College of Pediatricians, spiega: "Il sesso viene determinato dal nostro DNA al momento del concepimento ed è impresso in ogni cellula del nostro corpo. La sessualità umana è binaria. O si ha un cromosoma Y e si diventa maschi, o non lo si ha e si diventa femmine. Ci sono almeno 6.500 differenze genetiche tra uomini e donne. Gli ormoni e la chirurgia non possono cambiare questo dato"4.

    Rari casi di deformazione degli organi sessuali possono essere corretti lecitamente con ormoni o interventi chirurgici. Tuttavia, si tratta di correggere un disturbo, non di cambiare il sesso di una persona.

    Una università che si vanta di essere una "comunità di istruzione superiore, impegnata nel raggiungimento dell’eccellenza e la distinzione nella scoperta, diffusione e applicazione della conoscenza " dovrebbe almeno rispettare i dati scientifici. Il suo rifiuto dell'evidenza e della scienza può essere spiegato solo con ragioni ideologiche o religiose.

    Un peccato di rivolta contro Dio

    Ogni tentativo di cambiare il proprio sesso (comunque destinato a fallire) segnala una rivolta contro Dio, che ci ha creati maschi o femmine5. Nella sua sapienza, Dio ha fatto ciò che era meglio per ogni individuo, uomo o donna, affinché Gli desse gloria in quella condizione.

    Padre Terrance Chartier, dei Frati Francescani dell'Immacolata, sottolinea la gravità morale dell'ideologia transgenderista e della sua attuazione: "Come ideologia, [il transgenderismo] contraddice la legge naturale e la rivelazione divina, quindi affermarla sarebbe peccaminoso, sarebbe in realtà un peccato contro il Primo Comandamento, quindi un peccato contro la virtù della fede, contro la verità divinamente rivelata sulla sessualità umana".

    Aggiunge che il ‘cambiamento di sesso’ è anche un peccato contro il Quinto Comandamento quando comporta mutilazioni o l'ingestione di droghe; contro l'Ottavo, poiché si mente agli altri apparendo di un sesso quando si è del sesso opposto6.

    Una università cattolica pro-omosessuale

    La posizione della Villanova University a favore dell'omosessualità era già nota ancor prima che imponesse il ‘linguaggio inclusivo’. In una sezione intitolata RISORSE LGBTQIA+, il suo sito web afferma che: "Come università cattolica, Villanova rispetta la dignità e la sacralità di ogni persona".

    Ma cosa sono questa "dignità" e questa "sacralità"?

    In questo contesto, la dichiarazione sembra riferirsi a persone che si vantano del peccato contro natura, dato che questa sezione del sito è seguita da una sottosezione dedicata a un gruppo all'interno dell'università che partecipa a sfilate dell’ ‘orgoglio’ omosessuale dove leggiamo:

    "Il V[illanova] U[niversity] Pride (ndr pride=orgoglio) è un gruppo di studenti, docenti e personale che lavora insieme per promuovere la consapevolezza e la celebrazione delle identità LGBTQIA+ nel campus"7.

    Motivazione religiosa eretica

    Nella sua Dichiarazione di Scopi, la Villanova University afferma che le sue attività sono "ispirate dalla vita e dall'insegnamento di Gesù Cristo"8.Tuttavia, promuovendo l'omosessualità, l'università predica e fa il contrario della vita e dell'insegnamento purissimi del Divino Maestro.

    Si può spiegare questa contraddizione solo se la concezione che l'università ha della "vita e dell'insegnamento di Gesù Cristo" è contraria al perenne insegnamento della Chiesa basato sulle Scritture, sulla Tradizione e sulla legge naturale. Insomma, si tratterebbe di una motivazione religiosa eretica.

    L'eresia appare chiaramente nel commento contenuto nella Dichiarazione di affermazione dei Villanoviani LGBTQ+sul sito web della Villanova University:

    “Noi, come studenti, docenti e personale della Villanova University, siamo costernati dalla recente dichiarazione del Vaticano che definisce le unioni omosessuali come un ‘peccato’... Ciò è particolarmente offensivo considerando che da tempo la Chiesa cattolica esclude le persone LGBTQ+"9.

    Da parte sua, il presidente dell'Università P. Peter M. Donohue OSA, afferma la stessa eresia in un messaggio ai membri della comunità di Villanova in cui inizia solidarizzando con gli omosessuali alle prese con una dichiarazione vaticana che presumibilmente metterebbe a rischio la loro sicurezza, dal momento che afferma che il ‘matrimonio’ tra persone dello stesso sesso è peccaminoso:

    “C'è un'altra comunità che si sente ferita e invalidata. Una recente dichiarazione del Vaticano motiva i membri della comunità LGBTQAI+ e i loro alleati a Villanova a chiedersi se sia sicuro e protetto il loro posto nel campus. Villanova afferma senza equivoci che tutte le persone sono benvenute nel nostro campus, specialmente quelle che soffrono esclusione".

    Egli afferma inoltre di credere che la comunità omosessuale abbia un valore intrinseco, negando la dottrina cattolica secondo cui l'omosessualità è peccaminosa: "Crediamo profondamente nell'umanità e nel valore intrinseco della comunità LGBTQAI+10.

    "Una preghiera per tutti i matrimoni”

    Piuttosto che considerare l'atto contro natura un peccato, questa eresia afferma che è motivo di orgoglio. La Dichiarazione di affermazione dei Villanoviani LGBTQ+ si conclude con una preghiera per tutti i ‘matrimoni’, compresi quelli adulterini e il cosiddetto ‘matrimonio omosessuale’:

    “Dio amorevole…ti ringraziamo per tutti i diversi tipi di matrimonio nel nostro mondo: giovani coppie che iniziano una vita insieme, ma anche coppie che celebrano decenni di amore, coppie risposate e coppie che si sono ritrovate più tardi nella vita, coppie i cui matrimoni sono riconosciuti dal nostro Stato e dalla nostra Chiesa e coppie dello stesso sesso a cui viene negato tale riconoscimento,ma che continuano a modellare coraggiosamente l'amore e l'impegno di fronte alla discriminazione... Ti chiediamo di riversare le Tue benedizioni su ogni matrimonio, indipendentemente dal genere o dall'orientamento sessuale"11.

    Il sostegno di Papa Francesco all'omosessualità e al transgenderismo

    Purtroppo, questa eresia è favorita da coloro che sono obbligati davanti a Dio e alla Chiesa a condannare l'errore e a respingere il peccato. In effetti, fin dall'inizio del suo pontificato, Francesco ha mostrato simpatia per l'omosessualità e il transgenderismo attraverso atti, gesti, atteggiamenti e omissioni.

    La più spettacolare di queste manifestazioni è avvenuta nel 2015, quando invitò due donne a fargli visita. Una di loro, dopo essersi sottoposta a un intervento chirurgico e aver fatto uso di ormoni, si presentò come un uomo e l'altra come una donna, presumibilmente ‘sua moglie’. Una fotografia dell'incontro in Vaticano fu pubblicata in tutto il mondo.

    Più tardi, il 2 ottobre 2016, il Papa argentino raccontò questa storia ai giornalisti sull'aereo di ritorno da Baku, in Azerbaigian, a Roma. Disse che una persona spagnola gli aveva scritto dicendo di essere una donna diventata uomo e sposata e che avrebbe voluto che lui ricevesse entrambi. Francesco si riferì in modo naturale alla donna ‘transgender’ chiamandola ‘lui’, come se fosse un uomo, e all'altra persona chiamandola ‘sua moglie’:

    “Poi (l’uomo) si è sposato. Ha cambiato la sua identità civile, si è sposato e mi ha scritto la lettera che per lui sarebbe stata una consolazione venire con la sua sposa: lui, che era lei, ma è lui. E li ho ricevuti”12.

    Eresia omosessuale e dittatura transgender

    Come il movimento omosessuale, anche il transgenderismo (una parte del movimento) cerca di costringere tutti ad accettare uno stile di vita deviato e di impedire qualsiasi critica ad esso. Ciò avviene attraverso leggi, regolamenti o pressioni sull'opinione pubblica.

    Il caso della Villanova University mostra come questa dittatura avanza. Negli ambienti cattolici, questa dittatura sarebbe irrealizzabile senza il sostegno di Francesco al movimento. Ora si impone usando motivazioni religiose. La storia ha dimostrato che la motivazione religiosa è una forza estremamente potente, anche quando è eretica.

    Tuttavia, questa terribile crisi che si sta diffondendo nella società e, soprattutto, nella Chiesa non deve scoraggiarci. Confidando nella Vergine Immacolata, continuiamo a combattere questa dittatura con ogni mezzo pacifico e legale per smascherare l'errore e il male che cerca di imporre.

    La Chiesa ha superato altre tempeste.

     

    Note

    1. Mission Statement Villanova University.
    2. Gender Inclusive Practices Guide.
    3. National Human Genome Research Institute, “Sex Chromosome” updated: 12 Settembre 2022.
    4. Michelle Cretella, “I’m a Pediatrician. Here’s What I Did When a Little Boy Patient Said He Was a Girl”, Intellectual Takeout, 11 Dicembre 2017.
    5. “(Dio) maschio e femmina li creò” Gn 5, 2.
    6. Transgenderism is a sin against at least four of the Ten Commandments: Franciscan Priest.
    7. LGBTQIA+RESOURCES.
    8. Mission Statement.
    9. Statement Affirming LGBTQ+ Villanovans LGBTQIA+ RESOURCES.
    10. An Antiracist Campus Community: A Message from Peter M. Donohue, OSA, Ph.D., 19 Marzo 2021.
    11. Statement Affirming LGBTQ+ Villanovans cit.
    12. Full text: Pope Francis’ in-flight press conference from AzerbaijanPope Francis calls woman with sex-change operation a ‘man’ and calls partners ‘married’.

     

    Attribuzione immagine: © Mazur/catholicnews.org.uk, CC BY-NC-ND 2.0

     

    Fonte: Tfp.org, 22 Settembre 2022. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

    © La riproduzione è autorizzata a condizione che venga citata la fonte.

  • Transgenderismo giovanile: l’ultima fermata della Rivoluzione Sessuale

    Un libro rivela l’ampiezza del fenomeno negli Stati Uniti ma non fermerà il "transgenderismo" dei giovani e dei bambini

     

     

    James R. Bascom

    Pochi giorni dopo il suo insediamento, Joe Biden fece su Twitter una dichiarazione radicale che tuttavia passò quasi inosservata: "Cerchiamo di essere chiari: l'uguaglianza dei transgender è la questione dei diritti civili del nostro tempo. Non c'è spazio per compromessi quando si tratta di diritti umani fondamentali”.