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Passio Christi Passio Ecclesiae

 

“Se il Concilio vuole ottenere effetti salutari, deve in primo luogo considerare lo stato odierno della Chiesa, che a similitudine di Cristo, vive un nuovo Venerdì Santo, consegnata ai suoi nemici senza difesa”.

Questo l’incipit del Votum (Proposta) presentato al Concilio Vaticano II dall’arcivescovo brasiliano mons. Geraldo de Proença Sigaud, un testo ispirato e forse in parte scritto dal prof. Plinio Corrêa de Oliveira.

“Un Venerdì Santo”… All’epoca i nemici erano il Sinedrio e la plebaglia, che ad alta voce chiedevano la morte di Nostro Signore Gesù Cristo: “Crocifiggilo! Crocifiggilo!”. Oggi, questi nemici li abbiamo anche all’interno, addirittura accolti nella comunione dei santi, dalla quale sembra che restino esclusi soltanto i tradizionalisti...

In totale contrasto con la mentalità progressista, che vedeva la Chiesa avviata verso una “nuova primavera” sulla scia del Concilio, per Plinio Corrêa de Oliveira il Corpo Mistico di Cristo stava andando invece verso il suo Golgota. La grande differenza con i nostri tempi è che oggi la Chiesa viene colpita non solo dai nemici esterni ma anche da chi ne fa parte.

Qualche settimana fa, Papa Francesco ha dipinto un’immagine terribile della Chiesa: “Comunità tristi, preti tristi, vescovi tristi. La Chiesa è bloccata, parcheggiata”. Eppure, come scrive un noto vaticanista, “Papa Francesco ha governato incontrastato come ha voluto. Ha deciso come ha voluto. Ha detto quello che ha voluto. Insomma, ha avuto tutti gli strumenti e i poteri, nonché i carismi, per plasmare la Chiesa del terzo millennio secondo la sua visione”.

A questo punto la domanda sorge: non sarà proprio questo il modello di Chiesa che egli ambisce?

Unito alla Chiesa con vincoli d’amore che non dubitiamo nel chiamare mistici, Plinio Corrêa de Oliveira viveva sulla propria carne questo tremendo processo di autodemolizione della Sposa di Cristo. Commosso fino alle lacrime nel contemplare tale decadenza, egli invitava i suoi discepoli a vivere questo momento come un vero Venerdì Santo: “Quanti sono quelli che vivono in unione con la Chiesa questo momento che è tragico come è stata tragica la Passione, questo momento cruciale della storia, in cui tutta un’umanità sta optando per Cristo o contro Cristo?”

Oltre le tenebre del Venerdì, però, ci sono le luce sacrali del Sabato di Pasqua: “Tutto sembra finito. È il momento in cui tutto comincia. È il radunarsi degli Apostoli. È il rinascere delle dedizioni, delle speranze. La Pasqua si avvicina! Nello stesso tempo l’odio dei nemici gira attorno al sepolcro e a Maria Santissima e agli Apostoli. Ma essi non hanno paura. E fra poco brillerà il mattino della Risurrezione. Signore Gesù, possa anch’io non aver paura. Non aver paura quando tutto sembrerà irrimediabilmente perduto. Non aver paura quando tutte le forze della terra sembreranno nelle mani dei tuoi nemici. Non aver paura perché sono ai piedi della Madonna, vicino alla quale si raduneranno sempre, e sempre di nuovo, per nuove vittorie, gli autentici seguaci della tua Chiesa”.

Non aver paura! Resistere nel Venerdì Santo per poi rallegrarsi il Sabato di Risurrezione! Ecco gli auguri che facciamo ai nostri cari lettori e amici. Una Santa Pasqua a tutti!