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Affrontare i pericoli della critica a Putin

 

By Kremlin.ru, CC BY 4.0, Wikimedia.

di John Horvat

Come scrittore che commenta tutti gli aspetti della guerra culturale, ho scritto innumerevoli articoli sui problemi degli Stati Uniti. Ho criticato il governo, l'istruzione, le droghe, le mode, la wokeness, i temi LGBTQ, il globalismo, la DEI (ndt: Diversità, Equita, Inclusione) e altri argomenti simili.

Non ho mai esitato a riconoscere e condannare quei casi in cui l'America promuove la punta di diamante della peccaminosità della imperante cultura e la diffonde in tutto il mondo. Ho sempre cercato di fare tutto il possibile per resistere ai mali che distruggono la nostra nazione e ho persino contribuito a ottenere alcune vittorie contro di essi.

Raramente ricevo lamentele da parte dei lettori che mi considerano sleale nei confronti dell'America per commenti così duri. La maggior parte si rende conto che questi articoli sono fatti con l'intento di fare del bene alla nazione, risvegliando e incoraggiando molte reazioni salutari.

Una reazione attesa

Tuttavia, posso sempre contare su qualche reazione di alcuni lettori. Invece oggi, dopo un centinaio di articoli che condannano la decadenza americana, per scatenare l'inferno mi basta scrivere un articolo che critica il presidente russo Vladimir Putin.

Un piccolo ma vocale settore dell'opinione pubblica conservatrice americana vede il leader russo come intoccabile. Pensano che rappresenti un programma cristiano che deve essere protetto da ogni critica. Inoltre, loro ritengono che l'America simboleggi un programma anticristiano. In questa ampia (e superficiale) condanna dell'America, essi ignorano ingiustamente la resistenza disinteressata e salutare di milioni di persone che hanno combattuto per anni contro i mali che stanno distruggendo la nostra nazione.

Per dimostrare la loro tesi, mi viene ironicamente sbattuto un elenco di tutte le cose che ho costantemente criticato nella nostra cultura come prova dell'assoluta malvagità della nostra nazione e, per contrasto, della bontà della Russia. Se metto in dubbio, ad esempio, la maggiore frequenza dell'aborto in Russia, la sua abissale inosservanza religiosa o un'altra statistica preoccupante, viene liquidata come disinformazione o opera di pseudo-élite globali corrotte (le stesse che spesso critico).

Scusare Putin

Se insistono sulla questione, i miei critici potrebbero persino ammettere una certa verità in ciò che ho da dire su Putin, soprattutto se lo cito direttamente. Ammetteranno che non è un santo. Tuttavia, a Putin vanno perdonate le contraddizioni più sfacciate.

Penso che ciò sia dovuto al fatto che questi lettori percepiscono un male così terrificante nella crisi attuale che ci attanaglia in questa parte del mondo che sono disposti ad aggrapparsi a qualsiasi figura appaia all'orizzonte, anche se imperfetta. Pertanto, non riescono a comprendere la mia critica nei confronti di qualcuno che ritengono rappresenti una speranza per il futuro, per quanto vaga e tenue.

C'è sempre quell'illusione che un uomo forte che prende il controllo risolva i problemi che ci affliggono. Mi dicono che Putin non sia perfetto e nemmeno morale nel suo comportamento, ma almeno è migliore dei suoi omologhi americani. Metterà le cose in ordine.

Dipingere l'America come il male

Infine, mi viene presentato un elenco di impegni, politiche e accordi globalisti passati e presenti che dimostrano il ruolo delle pseudo-élite globali nella distruzione dell'ordine mondiale.

Questo modo di inquadrare il dibattito trasforma l'America e i suoi alleati nella potenza del male assoluto che deve essere contrastata in tutti i campi. Di fronte al potere sinistro e nefasto dell'America, le alleanze della Russia con la Cina comunista, il Venezuela, Cuba, la Corea del Nord e l'Islam politico radicale dell'Iran diventano "comprensibili".

Secondo questa contorta logica, la soluzione starebbe nella distruzione dell'Occidente decadente e nel pieno sostegno alla Russia e ai suoi alleati.

Questa impostazione del dibattito genera una discussione infinita in cui nessuno può vincere, poiché ciascuno dubita delle fonti di informazione dell'altro. A ogni "atrocità" di una parte si risponde con due "atrocità" dell'altra. Il dettaglio più insignificante viene trasformato in una gigantesca cospirazione.

Pertanto, è meglio allontanarsi dalla lotta brutale e tentare un altro approccio, stabilendo alcune premesse di base.

Una crisi universale che colpisce l'Oriente e l'Occidente

La prima premessa è che il mondo si trova nel mezzo di una crisi universale che colpisce l'Est e l'Ovest, il Nord e il Sud. Tutti, senza eccezione, si trovano ad affrontare culture distrutte, religioni soppresse e tassi di natalità ridotti.

Nessuna area del mondo è esente da aborto, pornografia, promiscuità sessuale e massificazione. Il mondo è malvagio e depravato: Russia, Venezuela, Cuba, Cina, Corea del Nord e Iran compresi.

Così, una crisi unica e interconnessa attacca sia l'Oriente che l'Occidente, anche se si manifesta in forme diverse. Nel suo libro Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, il pensatore brasiliano Plinio Corrêa de Oliveira chiama questa crisi la Rivoluzione, un processo storico che attraversa i secoli e che mira a distruggere la Chiesa cattolica e ciò che resta della civiltà cristiana nel mondo.

Allo stesso modo, il noto professore brasiliano sostiene che esiste una grave crisi all'interno della Chiesa, dove il clero e i laici “progressisti” promuovono l'agenda della Rivoluzione tra i fedeli. Questa crisi della Chiesa inibisce sia l'Oriente che l'Occidente dal combattere efficacemente contro la Rivoluzione, privandoli degli elementi soprannaturali necessari in questa lotta satanica.

Da questo punto di vista, l’alternativa binaria Est/Ovest è fuorviante, poiché la Rivoluzione domina entrambi. Una comprensione più approfondita ci chiederebbe: quale dei due emisferi è meno colpito dall'attuale fase della Rivoluzione? Quale emisfero è in grado di danneggiare maggiormente i resti della civiltà cristiana fondata dalla Chiesa di Cristo?

Guardare a est

Da un lato, la Russia mantiene una forte alleanza con una Cina rossa dominante e un Iran islamico radicale che, in caso di vittoria, avrà un impatto devastante su questi resti. Questa alleanza rappresenta una corrente ideologica all'avanguardia, decisamente anti-occidentale, rivoluzionaria e post-cristiana e si basa sulle filosofie distruttive di Marx, Hegel, Nietzsche e altri.

All'interno di questa corrente ci sono influenze misteriose, neopagane ed esoteriche che cercano di creare un nuovo postmoderno "mondo eurasiatico multipolare" (descritto in dettaglio dall'ideologo di Putin Aleksandr Dugin).

Alcuni elementi all'interno delle nazioni sotto l'egemonia di Russia-Cina-Iran potrebbero resistere a queste ideologie anti-occidentali e favorire nozioni più tradizionali di famiglia o comunità. Tuttavia, la natura dispotica dei regimi in cui vivono impedisce a questi elementi di prevalere.

Le nazioni schiavizzate da queste ideologie sono ulteriormente ostacolate dalla mancanza di accesso al potere salvifico della Chiesa a causa della limitata evangelizzazione nella storia. In effetti, le parti di questa alleanza anti-occidentale (compresa l'Ortodossia) rifiutano la Chiesa cattolica, il Rosario e il Messaggio di Nostra Signora di Fatima.

Un Occidente decadente

Dall'altra parte, c'è l'Occidente decadente, governato da leader liberali e pseudo-élite che fanno immensi danni alle loro nazioni e al mondo. L'Occidente soffre anche di filosofie erronee e di dottrine esoteriche. Diffonde la Rivoluzione con la potenza delle forze e delle mode culturali che mette in moto.

Tuttavia, l'Occidente ha un elemento di riscatto: i resti della civiltà cristiana. Contiene ancora i monumenti, i costumi, l'apprendimento e la cultura tanto odiati dalla Rivoluzione e dal mondo accademico progressista. Le deboli braci di questi resti hanno ancora il potenziale per riaccendersi se le anime ferventi agiscono su di esse.

Inoltre, il sistema liberale dell'Occidente contiene (per ora) la contraddizione interna di tollerare coloro che vi si oppongono. Così, settori significativi delle società occidentali formano movimenti, gruppi e correnti vivaci che si oppongono ai programmi rivoluzionari e ottengono persino alcune vittorie. Questi ostacoli significativi all'avanzata della Rivoluzione andrebbero persi se l'Occidente venisse schiacciato.

In America e nell'Occidente cristiano si possono ancora trovare quelle anime fedeli che si aggrappano agli insegnamenti tradizionali della Chiesa per sfidare la Rivoluzione e resistere alla crisi interna alla Chiesa. Esse invocano l'aiuto di Dio in questa terribile crisi universale.

La Provvidenza non abbandonerà tutti questi sforzi. Particolarmente importanti sono quelle anime soprannaturali in Occidente che confidano nelle promesse fatte per i nostri tempi da Nostra Signora di Fatima e pregano il Rosario per "la conversione della Russia" e di tutti i peccatori, come da lei richiesto.

Cosa fare?

Dobbiamo continuare questa lotta finché esiste la possibilità di resistere. Soccombere al pensiero paralizzante che sia inutile difendere un'America e un Occidente decadenti non fa che aiutare la Rivoluzione. Allontana dal campo di battaglia le persone che dovrebbero combattere la guerra culturale. Aiuta solo a soffocare quelle braci che potrebbero ancora riaccendersi.

Per essere veramente efficaci, i nostri sforzi dovrebbero essere diretti costantemente verso questa Rivoluzione, ovunque essa si trovi. Per coloro che si lamentano per l'America, ciò deve costituire un invito a  lottare per il modo in cui la Rivoluzione si manifesta in essa e nel mondo, in particolare nella guerra culturale.

Pertanto, continuerò a scrivere senza sosta molti articoli contro la decadenza americana e le sue pseudo-élites. Smettere di farlo significherebbe abbandonare la lotta. Incoraggerò ovunque i significativi coaguli di resistenza che lottano contro la Rivoluzione.

E di tanto in tanto scriverò un articolo su Putin, aspettandomi le solite critiche fuorvianti. Dobbiamo vedere e denunciare con coraggio quelle forze della Rivoluzione dell'Est che prendono di mira soprattutto la Chiesa. Tuttavia, e soprattutto, confiderò che le mie preghiere per la conversione della Russia saranno esaudite.

 

Fonte: Tfp.org, 6 Marzo 2024. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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