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Videomessaggio di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo e padre della chiesa greco-cattolica ucraina, dalla città di Kyiv nella quinta giornata della guerra in Ucraina

(Chiesa greco-cattolica ucraina, Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore, Roma)

 

 

Comunicato stampa, 28 febbraio 2022

Cristo sia lodato!

Cari fratelli e sorelle in Cristo!

Oggi è lunedì, 28 febbraio, e vi mando le parole di benedizione dalla capitale dell’Ucraina, la nostra amata Kyiv! Siamo al quinto giorno della guerra sanguinosa, disumana e crudele.

In questi giorni abbiamo visto l’eroismo dei nostri soldati, abbiamo visto il coraggio del nostro popolo, abbiamo visto come perfino persone anziane si mettono sotto i carri armati affinché non entrino nei loro villaggi e nelle città, abbiamo visto come interi paesi escono insieme per bloccare a mani vuote la strada ai carri che invadono l’Ucraina.

Ma abbiamo anche visto le atrocità e il volto disumano di coloro che ci uccidono. Quelli che mettono bambini e donne sui carri armati per farne lo scudo umano, per portare morte e distruzione nel cuore, all’interno dell’Ucraina [ndr. riferimento alle azioni dell'esercito russo].

Ma noi resistiamo. Resistiamo in preghiera. Per il nostro esercito. Per la nostra Patria. Per il nostro paziente, ma sofferente popolo ucraino di cui, secondo l'ONU, oggi abbiamo quasi quattrocentomila profughi. In meno di cinque giorni.

Ma noi resistiamo. Resistiamo in preghiera.

Oggi è il primo giorno di Quaresima in molte delle nostre comunità che seguono il calendario gregoriano. Vi prometto che questa Quaresima sarà per voi molto speciale, perché insieme siamo in cammino verso la Pasqua. E la Pasqua ci sarà, perché la nostra Pasqua è il nostro Signore Risorto Gesù Cristo.

Sono grato al Santo Padre, che ieri, dal Palazzo Apostolico, ha nuovamente e con fermezza condannato la guerra in Ucraina. Ha condannato fermamente coloro che, iniziando una guerra contro altre nazioni, stanno combattendo contro il proprio popolo. Sono grato al Santo Padre per il suo sostegno, la sua preghiera per noi e per il suo desiderio di fare il possibile per fermare questa guerra.

Inoltre, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno espresso il desiderio di aiutare l’Ucraina e che organizzano aiuti di ogni genere. Oggi, in particolare, mi appello a voi: facciamo di tutto per fermare questa aggressione, per fermare la guerra.

Anche quando questo sembra impossibile, anche quando i diplomatici, i giuristi e i capi di Stato dicono che questo è molto difficile, preghiamo affinché Dio della pace ci dia la saggezza per fermare l'aggressione con il dialogo. Perché sappiamo che la diplomazia e il dialogo sono l'alternativa alla guerra. E che sempre, alla fine della guerra, bisogna sedersi al tavolo delle trattative. Che il dialogo e la diplomazia vincano sulla guerra!

Desidero sostenere l'iniziativa che i nostri volontari hanno lanciato con il nome "Torna vivo dall'Ucraina". Questa è una linea verde ucraina per i parenti dei militari russi entrati nella nostra terra come nostri nemici. Se qualcuno in Russia ha perso i contatti con i propri figli o mariti, mandati a uccidere in Ucraina, chiami questo numero. Vogliamo aiutarvi a trovare i corpi dei vostri figli caduti, o quelli che potrebbero essere ancora in vita. E riportarli in Russia.

Possa il Signore Dio mandare la pace nel cuore delle nazioni! Possa fermare la guerra! Dio ci aiuti a vedere la pace in Ucraina.

 

Attribuzione foto: The Chancellery of the Senate of the Republic of PolandCC BY-SA 3.0 PL, via Wikimedia Commons.

 

Fonte: Il Sismografo, 28 Febbraio 2022.