Plinio Corrêa de Oliveira: la fine del silenzio
di Julio Loredo
Nel corso di un’intervista negli anni Ottanta, il reporter di un noto quotidiano brasiliano disse a Plinio Corrêa de Oliveira: “Lei è poco conosciuto”. Con quella prontezza di spirito che mai gli mancò, il leader cattolico rispose: “Infatti, ho la fama di essere sconosciuto...”. La vita pubblica di Plinio Corrêa de Oliveira è stata una montagna russa costellata da lunghi periodi di silenzio e ostracismo alternati a momenti di feroci campagne denigratorie via stampa. Bisognava seppellirlo sotto una coltre di silenzio, oppure sotto un cumulo di calunnie.
Ma il tempo è galantuomo. Venticinque anni dopo la sua scomparsa, la coltre di silenzio si sta assottigliando sempre di più, mentre si moltiplicano gli studi accademici sulla sua vita e la sua opera. Oggi non è più possibile scrivere la storia del cattolicesimo del XX secolo senza menzionare Plinio Corrêa de Oliveira e la TFP.
Il Servizio di documentazione della TFP ha raccolto negli ultimi anni non meno di 173 libri e tesi di laurea dedicate al leader brasiliano o contenenti almeno lunghe menzioni. Si tratta perlopiù di studi di università brasiliane. Ma crescono anche le pubblicazioni di centri accademici nordamericani ed europei.
Poco tempo fa abbiamo dato notizia del recente libro di Benjamin Cowan, dell’Università della California, «Moral Majorities», che espone il ruolo del leader brasiliano nella creazione della destra religiosa internazionale[1].
Usando documenti finora inediti, Cowan mostra il protagonismo di Plinio Corrêa de Oliveira nella reazione tradizionalista durante il Concilio Vaticano II. Protagonismo di solito sottaciuto in favore di altre figure. Il gruppo dei membri della TFP presenti a Roma in quel periodo, secondo Cowan, “ha giocato un ruolo principale, e in un certo senso pioneristico, nella politica del cattolicesimo tradizionalista, in ambito nazionale e transnazionale, durante e dopo il Concilio”. Un ruolo che solo adesso comincia a venire alla luce nelle ricerche accademiche.
L’importanza di Plinio Corrêa de Oliveira si evidenzia in modo particolare nel campo dottrinale, come maestro del pensiero contro-rivoluzionario contemporaneo. Nel suo profondo studio sul concetto di Rivoluzione, Karol Kasprowicz, dell’Università di Lublin, in Polonia, cita numerose volte il leader brasiliano, annoverandolo fra i “pensatori classici”[2].
Interessante il libro di Yves Chiron «Histoire des Traditionalistes» (Tallandier, Parigi 2022), che dedica un intero capitolo al leader brasiliano. “La figura di Plinio Corrêa de Oliveira si impone fra i precursori del tradizionalismo”, afferma l’autore, e menziona il libro «In difesa dell’Azione Cattolica», pubblicato nel 1943 allorché Plinio Corrêa de Oliveira era presidente dell’Azione Cattolica a San Paolo. Quest’opera, secondo Chiron, è la prima “denuncia degli errori progressisti che si diffondevano nell’Azione Cattolica e nella società”.
Un altro studio recente è «Zivilisationismus und rechte Untergangsvorstellungen in Polen, Deutschland und Österreich», di Jos Stübner (Institute of Slavic Studies, Polish Academy of Sciences, 2021), che passa in rivista l’azione di alcune TFP europee ispirate da Plinio Corrêa de Oliveira, nel contrasto alla cosiddetta agenda lgbt. Lo stesso fa riguardo all’azione in Polonia e in Spagna Monica Cornejo Valle, dell’Universidad Complutense di Madrid, in uno studio pubblicato recentemente a Londra: «We Don’t Want Rainbow Terror: Religious and Far-Right Sexual Politics in Poland and Spain» (Palgrave Macmillan, United Kingdom 2022). Secondo Cornejo Valle, “la rete internazionale ispirata dalla TFP ... è la più efficace organizzazione anti-LGBTQ”.
Alla stessa conclusione arriva Neil Datta nello studio «Modern Day Crusaders in Europe. Tradition, Family and Property: analysis of a transnational, ultra-conservative, Catholic-inspired influence network», pubblicato dal Forum parlamentare europeo per i diritti sessuali e riproduttivi. Si tratta di una potente lobby con sede a Bruxelles, della quale fanno parte una trentina di europarlamentari, legata alla multinazionale International Planned Parenthood Federation. Secondo lo studio, le TFP sono diventate una delle principali forze di contrasto all’agenda LGBTQ in Europa: “Esse riescono a influenzare i centri di poteri europei”.
Chi conosce l’opera del pensatore brasiliano è famigliare con l’espressione “false destre”, usata per descrivere un certo tipo di reazione pseudo-controrivoluzionaria che, in realtà, svia i buoni verso posizioni e atteggiamenti che finiscono per favorire il processo rivoluzionario. Ecco un interessante studio in merito di Luis Herrán Ávila: «Las falsas derechas: Conflict and Convergence in Mexico’s Post-Cristero Right after the Second Vatican Council» (Cambridge University Press, marzo 2022). L’autore, dell’Università di New Mexico, identifica nella posizione di Plinio Corrêa de Oliveira il perfetto equilibro della posizione tradizionalista e contro-rivoluzionaria senza cadere nel sedevacantismo né nella trappola delle destre di stampo filonazista o di tendenza esoterica.
Merita una menzione lo studio del prof. Georg Wink, dell’Università di Copenhague «Brazil, Land of the Past: The Ideological Roots of the New Right» (Bibliotopía 2021, Cuernavaca, México). Con dovizia di documentazione, l’autore mostra come la reazione conservatrice che soffia in Brasile - e solitamente attribuita ad altri personaggi - sia in realtà conseguenza del pluridecennale lavoro propagandistico di Plinio Corrêa de Oliveira e della TFP brasiliana. Degno di nota anche il lavoro di Erika Helgen «Religious Conflict in Brazil», pubblicato nel 2020 dalla Yale University, che contiene numerose menzioni all’azione di Plinio Corrêa de Oliveira.
In «The Modern Memory of the Military-religious Orders - Engaging the Crusades» (Routledge, London & New York 2022) Luiz Felipe Anchieta Guerra descrive il ruolo di Plinio Corrêa de Oliveira nel “sorgere del medievalismo politico, cioè l’uso di simbolismo medievaleggiante nel campo politico”, un fenomeno che, secondo l’autore, contraddistingue la nuova destra mondiale.
Parlando degli Stati Uniti, possiamo menzionare «The Rise of the Catholic alt-Right», di Dominic Wetzel, del Kingsborough College di New York (2020). Il saggio traccia la nascita della destra tradizionalista cattolica, una realtà finora quasi inesistente negli Stati Uniti. E, di nuovo, conclude che tale sviluppo non sarebbe stato possibile senza il decisivo contributo della TFP Americana.
Chiudiamo questo campionario, necessariamente breve, menzionando lo studio di Giselle Zanotto «Plinio Corrêa de Oliveira: A Scholar of Reaction, Activist of Conservatism and Crusader of Counterrevolution» (Universidade Estadual de Maringá 2019). Zanotto spiega che il pensiero e l’azione di Plinio Corrêa de Oliveira sono difficili da classificare secondo rigidi criteri accademici, costituendo piuttosto una vasta e profonda reazione contro il processo rivoluzionario in ogni suo aspetto. Donde il qualificativo di “Crociato della Contro-Rivoluzione”.
Si stanno avverando quelle parole con cui Plinio Corrêa de Oliveira chiudeva il suo Autoritratto filosofico: “Sono sicuro che i princìpi ai quali ho consacrato la mia vita sono oggi più attuali che mai e indicano il cammino che il mondo seguirà nei prossimi secoli. Gli scettici potranno sorridere, ma il sorriso degli scettici non è mai riuscito a fermare la marcia vittoriosa di coloro che hanno Fede”.
Note
[1] Il ruolo di Plinio Corrêa de Oliveira nella creazione della destra religiosa internazionale
[2] Karol Kasprowicz, Reflections on Historiography and Theory of Revolution, University of Lublin 2020.
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