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A proposito di una polemica americana divenuta internazionale

Sì, il Rosario è un'arma potente contro il male. È la soluzione, non il problema

 

 

di John Horvat

(LifeSiteNews) - Daniel Panneton, scrittore sensazionalista di The Atlantic, pensa di aver appena scoperto una vasta cospirazione nazionalista cristiana "rad trad" (ndt, tradizionalisti radicali) incentrata sul Rosario. Il pezzo, intitolato "Come la cultura estremista delle armi tenta di cooptare il rosario", cerca di trasformare l'augusto sacramentale in un talismano dell’estrema destra.

Per via di associazione, il giornalista sostiene che il Rosario si lega a una "cultura assolutista delle armi" e a una "politica cospiratoria". Qualsiasi attivista conservatore che recita il Rosario rischia di essere accusato di usare questa devozione come un’arma e, quindi, di essere un pericolo per la società.

Il signor Panneton avrebbe potuto risparmiarsi tempo e problemi se si fosse documentato sul Rosario al di là dei siti web cospiratori che ha consultato per mettere insieme il suo drammatico sproloquio.

I cattolici non hanno mai nascosto che il Rosario è un'arma nella lotta contro le forze del male. Per sette secoli, il Rosario è stato un'arma potente contro il mondo, la carne e il diavolo. L'epoca attuale non fa eccezione alla regola. Anzi, ora è più necessario che mai.

San Domenico promosse per la prima volta il Rosario come mezzo per combattere l'eresia albigese nel XIII secolo. Nel 1571, Papa Pio V invitò tutta la Cristianità a recitare il Rosario per sconfiggere la flotta musulmana a Lepanto. La data della vittoria cattolica, il 7 ottobre, fu poi dichiarata Festa del Santissimo Rosario.

Quando la Madre di Dio apparve a tre pastorelli a Fatima, in Portogallo, nel 1917, chiese a tutti di pregare il Rosario ogni giorno per porre fine ai combattimenti in Europa. Molti attribuiscono la ritirata dell'esercito sovietico dall'Austria nel 1955, dopo la Seconda Guerra Mondiale, alle massicce manifestazioni pubbliche di Rosario organizzate in tutta la nazione da P. Petrus Pavlicek.

Ovunque si combatta contro i nemici della Chiesa, il Rosario è al centro della lotta. La Chiesa non ha mai nascosto il Rosario e la immagine che lo associa all’essere cristiani militanti in un mondo ostile. Non c'è nulla di sbagliato nell'adattare questo immaginario ai tempi moderni e alla guerra. Non a caso il Beato Papa Pio IX disse: "Datemi un esercito che reciti il Rosario e conquisterò il mondo".

Come un’esperienza comprovata dimostra, il Rosario è un'arma reale ed efficace contro i veri nemici della Chiesa e infonde terrore nei cuori di coloro che perseguitano la Chiesa, compresi quelli coinvolti nell'attuale guerra culturale.

Pertanto, gli attacchi del signor Panneton al Rosario si spiegano solo con il fatto che egli lo vede come una minaccia per l'attuale cultura secolarizzata. Non può non notare che il Rosario appare sempre più spesso in prima linea nella guerra culturale. La sua incredibile potenza ha fatto chiudere cliniche abortiste, ha cancellato ore di storia per scolaretti impartite dalle Drag Queen e ha fatto arrabbiare gli attivisti satanici. Il suo attacco non prende di mira gli estremisti della destra, ma quei cattolici fedeli che pregano il Rosario nella pubblica piazza, obbedendo con successo alla richiesta fatta a Fatima da Maria Santissima. E questo lo terrorizza.

La preoccupazione del signor Panneton per il Rosario ha tre difetti significativi.

Egli non comprende la natura del Rosario come preghiera che unisce la persona alla Madre di Dio. Così, crea la blasfema finzione che i grani del rosario siano un portafortuna che tengono insieme una frangia estremista.

Il Rosario, per sua natura, unisce i fedeli cattolici alla Madonna, che è tutta pura, tutta buona e incapace di peccare. Nulla della Madonna può essere contrario al bene comune. Chi recita il Rosario si sforza di non fare mai nulla di contrario alla legge di Dio. Suggerire che i devoti del Rosario siano potenziali terroristi di estrema destra è un insulto a tutti coloro che amano e pregano il Rosario.

Il suo secondo errore è il desiderio di isolare il Rosario per renderlo innocuo. Mentre accusa i conservatori di usare il Rosario come un’arma, lui vuole ghettizzarlo. Ritiene che il Rosario sia accettabile purché rimanga all'interno delle chiese e fuori dalla pubblica piazza. Il Rosario deve essere ridotto a un medicinale spirituale per sostenere le anime deboli afflitte da ansie. Deve essere tenuto nelle mani di coloro che egli considera "santi" e quindi inefficaci. Non si può permettere la commistione tra attivismo cattolico e Rosario.

Infine, la visione del Rosario del signor Panneton vuole limitarne l'uso per combattere i mali ambigui. I devoti del Rosario devono mantenere le loro lotte nell’ambito del soggettivo e dell’interno. Si rivolgono a un "Satana" folcloristico che esiste solo nell'immaginazione dei cattolici nervosi e non nel mondo reale.

Proprio nel momento in cui il male viene identificato con una messa nera satanica all'Università di Harvard o all'Oklahoma City Hall, con l'agenda LGBTQ+ o con i "diritti riproduttivi", lo scrittore decide di lanciare l'allarme sul Rosario. Il Rosario favorisce poi pericolose posizioni "omofobe". Rappresenta un "militarismo [che] glorifica anche una mentalità guerriera e nozioni di virilità e forza maschile".

La goffaggine mentale dello scrittore canadese rivela le sue vere idee difendendo tutte le posizioni dell’estrema sinistra. Insomma, quando l'altra parte ti chiede di smettere di usare il Rosario, è un segno sicuro che il Rosario sta avendo un impatto immenso sui "Principati e le Potenze" che dominano il mondo (Ef 6,12). Dunque, è tempo di passare all'attacco.

Il Rosario è un'arma potentissima. I cattolici devono usarlo con fierezza, con fervore, pubblicamente.

 

Fonte: LifeSiteNews, 16 agosto 2022. Traduzione a cura di Tradizione Famiglia Proprietà – Italia.

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